Attivo: da Settembre (a breve il programma).
Facilitare è saper unire, immettendo negli scambi capacità pratiche. Facilitare è saper integrare le funzioni corporee, emotive e razionali. Facilitare è liberare risorse, generare buone energie, aumentare le intelligenze, è unire nonostante le forze che dividono. Facilitare è fare gruppo più in fretta, per attivare un impegno basato sulla differenza, dove si governa l’ambivalenza, tra bisogno di affermarsi e timore di dipendere. Il 3° livello è l’avanzamento dei metodi e anche della capacità di stare bene con sé e nei
gruppi.
Requisiti di accesso: laurea in psicologia, sociologia, scienze dell’educazione, economia,
assistente sociale, scienze per la pace; diploma triennale di counseling, aver svolto il 2°
livello.
20 iscritti max.
Durata: 80 ore. Cinque moduli con cadenza mensile
Obiettivi:
1. Sviluppare le capacità facilitatrici verso contesti complessi.
2. Conoscere altri approcci della facilitazione, presenti in Italia e nel mondo.
3. Svolgere un training sulla persona, per modulare le tendenze e gestire le criticità
individuali.
4. Aggregare indicazioni su come muoversi per sviluppare la professionalità.
Programma:
I. Metodi chiave della Facilitazione esperta
- Face-model, consulenza di processo, action learning (Liss, De Sario)
- La psicologia sociale applicata alle organizzazioni (Schein, Weick, Kets de Vries)
- La neurobiologia interpersonale nei contesti sociali (Siegel, Cozolino, Porges, MacLean)
- L’union-making: sé, interazione, contesto
II. Altri metodi della facilitazione
- Open space technology
- Metodo Goop
- World café
- Consensus conference
- Town meeting
- Lego serious play
III. Diventare un facilitatore
- Aspetti professionali, amministrativi e di marketing
- Apprendere e ancora apprendere, spunti per l’autoformazione
- Crescita e garbo personale-professionale
Quota di iscrizione: Per i costi consultare i singoli programmi.