Il potere della negatività (2012)

IL POTERE DELLA NEGATIVITÀ

Gruppi, lavoro, relazioni: il metodo per trasformare conflitti e malessere e potenziare il benessere organizzativo
Franco Angeli, 2012.
ISBN: 9788820408725

Siamo soliti considerare le difficoltà come episodi provocati da altri. Siamo costantemente protesi a risoluzioni rapide e spesso superficiali, restando “analfabeti” nelle capacità collettive che schiuderebbero a soluzioni più meditate e durature. Questo è il libro della “capacità negativa”, una nuova abilità strategica per i gruppi, per saper accogliere, contenere e trasformare le negatività. Anziché eludere, sentenziare, rincarare, dividere, qui indichiamo come ottimizzare persone e ruoli, trasformando efficacemente problemi in soluzioni, conflitti in negoziazione, malessere in rimotivazione.
La negatività è un fenomeno già molto evidente nella realtà. Qui la intendiamo non solo come criticità da debellare, ma anche opportunità e risorsa da rigenerare. È un termine volutamente generico, che sta a indicare la quantità di condotte problematiche, oppositive, disfattiste –
ne annoveriamo più di trenta – che ogni giorno vengono prodotte da capi, collaboratori e gruppi, ancor prima di cadere nel mobbing o nel burnout.
I fenomeni negativi – problemi, conflitti, malessere, errori – secondo i nuovi studi di area neuropsicologica, vengono prodotti da almeno tre cause: come umani registriamo difetti in particolar modo nelle funzioni emotive (negatività biologica); come persone siamo fortemente inclini a piccinerie e discriminazioni (negatività psicologica); siamo inoltre sospinti nel negativo anche dai contesti, da gerarchie, interessi e contrapposizioni (negatività situazionale).
Il Metodo Antinegatività (MAN) è uno strumento pensato per riunioni, colloqui, situazioni, che può essere azionato da dirigenti, coordinatori, membri di gruppi. Il libro, un valido compendio teorico-pratico, passa in rassegna una serie di dispositivi efficaci, corredati da esempi e applicazioni. Un nuovo metodo per le Risorse umane, con molti spunti importanti per l’organizzazione resiliente.